Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura (Publilio Siro)

lunedì 7 marzo 2011

DSA: ovvero i Disturbi Specifici dell'Apprendimento


L'attenzione ai disturbi dell'apprendimento in questi anni è cresciuta notevolmente, purtroppo non sempre affiancandosi ad una corretta informazione. 
Se come genitore hai il dubbio che tuo figlio possa avere un DSA (o gli insegnanti hanno evidenziato qualche difficoltà), è probabile che in questo momento tu ti senta confuso, spaesato tra informazioni poco chiare e test più o meno attendibili ma, soprattutto, in difficoltà rispetto a cosa sia meglio fare per il tuo bambino.
Proviamo allora a fare un po' di chiarezza, sapendo che un intervento precoce per i bambini con Disturbi dell'Apprendimento può davvero fare la differenza e dare una grande chance di successo.

Cosa sono i DSA
I Disturbi dell'Apprendimento sono un gruppo eterogeneo di disordini caratterizzati da significative difficoltà nella lettura, nella scrittura, nella comprensione o produzione del linguaggio orale, nel ragionamento e nel calcolo matematico.
Le cause di questi disturbi non sono ancora note con certezza, ma probabilmente sono dovuti a disfunzioni del sistema nervoso centrale.
Anche la percentuale di DSA in Italia non è un dato da prendere con certezza, ma è stimabile intorno al 3-4%.
I Disturbi dell'Apprendimento che si manifestano in età evolutiva sono principalmente questi:
  • DISLESSIA: Il livello di capacità di leggere raggiunto (per quanto riguarda precisione, velocità o comprensione, misurate da test standardizzati somministrati individualmente) è al di sotto di quanto ci si aspetterebbe per l'età del soggetto, il suo livello intellettivo e il grado di istruzione. L'anomalia interferisce significativamente con l'apprendimento scolastico o con le attività quotidiane che richiedono capacità di lettura.
  • DISGRAFIA: Il bambino ha difficoltà a riprodurre segni grafici (lettere, numeri, figure geometriche...), non riesce a seguire le righe, non rispetta i margini del foglio, i suoi quaderni sono molto disordinati... La sua scrittura è di solito illeggibile. Spesso la penna è impugnata in modo scorretto.
  • DISORTOGRAFIA: Il bambino ha difficoltà a trasformare il linguaggio da parlato a scritto o a scrivere sotto dettatura: confonde suoni simili (f/v, t/d...) o segni simili (p/b), salta alcune lettere o le inverte, non usa le doppie.
  • DISCALCULIA: Il livello di capacità di calcolo raggiunto (per quanto riguarda calcolo o ragionamento matematico, misurati con  test standardizzati somministrati individualmente) è al di sotto di quanto ci si aspetterebbe per l'età del soggetto, il suo livello intellettivo e il grado di istruzione. L'anomalia interferisce significativamente con l'apprendimento scolastico o con le attività quotidiane che richiedono capacità di calcolo.
Cosa posso fare se ho il sospetto che mio figlio abbia un Disturbo dell'Apprendimento?
E' opportuno richiedere una valutazione specialistica ad uno Psicologo o ad un Neuropsichiatra, anche presso un reparto di Neuropsichiatria Infantile, informandosi sulle liste d'attesa e sui tempi necessari per la diagnosi.
La valutazione viene fatta, oltre che con il colloquio, con strumenti standardizzati e specifici.
Gli studenti con DSA hanno diritto ad accedere a strumenti compensativi (calcolatrice e computer, tavole pitagoriche, mappe concettuali, libri digitali o audio... ) e dispensativi (esenzione da lettura ad alta voce, dall'uso del dizionario, tempi più lunghi per le verifiche...)

Se mio figlio ha un DSA (in particolare se è dislessico...)

COSA FARE

Incoraggialo e lodalo
Aiutalo a costruire la fiducia in sè
Trova qualcosa in cui riesce bene
Fagli capire che comprendete le sue difficoltà senza compatirlo
Fagli usare, dove necessario, gli strumenti compensativi

COSA NON FARE

Evita di farlo leggere ad alta voce (se ne ha voglia, però, non impedirglielo!!)
Non correggere “tutti” gli errori nei testi scritti
Evita di fargli ricopiare il lavoro svolto
Non paragonarlo agli altri
Evita di definirlo lento, pigro, svogliato o stupido



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